Allo scrittore Ermanno Cavazzoni il riconoscimento per la "Letteratura umoristica" il World Humor Award 2018.
Intellettuale felicemente "disorganico", Ermanno Cavazzoni, nato a Reggio nell’Emilia nel 1947, è docente di poetica e retorica all’Università di Bologna, ed è autore di libri come "Gli scrittori inutili", "Guida agli animali fantastici" e "Il limbo delle fantasticazioni". Ha collaborato con Federico Fellini al soggetto e alla sceneggiatura del suo ultimo film "La voce della luna", ispirato dal romanzo "Il poema dei lunatici", dello stesso autore emiliano.
Per parlare della sua idea di letteratura, l’autore de "La valle dei ladri" ha confermato un approccio molto diverso rispetto a quello di gran parte degli scrittori ... egli afferma che la parola romanzo gli sta sui nervi.
Secondo Cavazzoni non c’è bisogno di nessuna storia di formazione, magari invece c’è bisogno di una minestrina a pranzo e un po’ di verdura la sera, e il pane, di questo c’è bisogno, del pane, magari con una fettina di salame in mezzo, e se uno vuole ne può anche scrivere: «Ho fatto un romanzo. Su cosa? Sul pane e salame. Ah! buono.»
Per Cavazzoni il mercato editoriale può far quel che vuole, può chiudere e svendere tutto, gli scritti si possono far circolare privatamente o via mail, come se ci fosse ancora il nazismo o il regime sovietico, ci si può trovare tra amici per leggerli e lo si fa gratis, per il gusto di esserci e di ascoltare, ogni tanto saltano fuori cose bellissime, se restano inedite chi se ne frega.
Per Cavazzoni il momento più bello è mettersi a scriverle!
World Humor Awards 2018 tema "L'indifferenza"
«Nessuno può ignorare la nostra responsabilità morale a sfidare la globalizzazione dell’indifferenza, il far finta di niente davanti a tragiche situazioni di ingiustizia che domandano un’immediata risposta umanitaria.» queste sono parole pronunciate da Papa Francesco.
Quest’anno il World Humor Awards, ricordando il settantesimo anniversario dell’adozione, da parte delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, vuole lanciare un appello per un rinnovato spirito di solidarietà nei riguardi di tutti i nostri fratelli e sorelle, specialmente di quanti soffrono i flagelli della povertà, della malattia e dell’oppressione. Siamo convinti della responsabilità che abbiamo l’uno per l’altro, e dobbiamo impegnarci a promuove ogni sforzo a cooperare, senza violenza e senza inganno, alla costruzione del mondo in uno spirito di genuina fraternità e pace.
Nonostante la complessità e la delicatezza delle questioni politiche e sociali implicate, sia come singoli che come comunità e istituzioni, siamo chiamati a contribuire al meglio all’opera di pacificazione e di riconciliazione, mediante decisioni e politiche caratterizzate soprattutto da compassione, lungimiranza e coraggio, lasciando da parte l'indifferenza che spesso invece ci contraddistingue.