Ancora una volta il nostro Paese, con 55 siti in lista, dimostra di avere eccellenze uniche al mondo e si conferma tra le nazioni con il maggior numero di luoghi e attività inserite nel patrimonio Unesco.
E’ un riconoscimento storica per il Veneto e l’Italia intera. Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono patrimonio dell’umanità. Un grande riconoscimento che valorizza le straordinarie qualità sceniche e le tradizioni di un paesaggio culturale unico di eccezionale valore mondiale».
Quella del Prosecco è una terra dalla quale nascono i frutti che danno vita a uno dei prodotti che più caratterizza l’eccellenza del nostro made in Italy. Questo risultato arricchisce l’insieme dei siti e beni italiani presenti nella prestigiosa lista Unesco e conferma, ancora una volta, la grande attenzione mondiale nei confronti del patrimonio naturale e culturale del nostro Paese.
Il risultato prova anche la posizione di primissimo piano che l’Italia riveste in seno all’Unesco e l’ottimo gioco di squadra del sistema-Paese, che ha visto coinvolti, insieme con la Farnesina, il ministero per i Beni e le Attività Culturali, il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Turismo, la Regione Veneto e il Comitato promotore della candidatura.
L’aumento record del 21% delle vendite in valore nel 2019 sui mercati esteri, dove il Prosecco è il vino Made in Italy maggiormente esportato, spinge il riconoscimento da parte dell’Unesco alle bollicine italiane più popolari. Un risultato atteso che riconosce l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale.
Delle 464 milioni di bottiglie Doc vendute lo scorso anno, prodotte su oltre 24mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, circa 2 su 3 sono state vendute all’estero dove la Gran Bretagna è di gran lunga il Paese che ne consuma di più».
L’iscrizione delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene rafforza il primato dell’Italia che vanta il maggior numero di siti riconosciuti a livello mondiale.