In queste pagine l'autore raccoglie gli appunti e gli spunti delle diciotto settimane, dal ventisette di marzo alla fine di luglio 2020.
In questo tempo così particolare, in questo anno così particolare, vivremo certamente un Natale particolare. Non ci riferiamo alle “regole di comportamento”, dettate sia dalla situazione oggettiva, sia dai decreti che di questa situazione vorrebbero essere la soluzione.
A marzo 2020, l’autore scriveva:
«“Un giorno dopo l’altro” non è un diario. Un diario è qualcosa di molto personale, ospita pensieri, racconta stati d’animo, indulge su riflessioni intime, che hanno significato, valore, ragione per chi le annota giorno per giorno. “Un giorno dopo l’altro” non è un diario al tempo della pandemia del Coronavirus. “Un giorno dopo l’altro” non è nemmeno il resoconto degli avvenimenti più significativi accaduti al tempo della pandemia del Coronavirus. Se così fosse, avrebbe dovuto tenere conto di tutti i fatti più importanti, nessuno escluso; avrebbe dovuto essere in grado di raccontarli secondo tutti i diversi punti di vista da cui osservarli; avrebbe dovuto privilegiare esclusivamente la cronaca, lasciando ad altri il compito di giudicare, di riflettere, di fare domande. “Un giorno dopo l’altro” è una raccolta di appunti, certamente personali, certamente parziali, appunti annotati, giorno per giorno, al tempo della pandemia del Coronavirus. Annotazioni che trascritte per non dimenticare: allora e nemmeno dopo, e anche adesso. Testimonianze di persone speciali …»
Durante l’emergenza del COVID molti di noi hanno avuto modo di incontrare il volto di un amico, di una persona che ci ha dato una nuova speranza durante i primi mesi della pandemia, ed è continuato ad accadere: quando ci pareva che le cose andassero meglio; e ancora adesso, quando tutto pare essere tornato come all’inizio.
Il sottotitolo di quegli appunti recita “per non dimenticare né adesso né dopo”.
Oggi questa frase e quell’intendimento ci sembrano davvero importanti. Le testimonianze, le storie, i contributi che avevamo raccolto e trascritto, oggi acquistano ancora maggiore significato perché già allora erano stati in grado di farci alzare lo sguardo, di non lasciarci trascinare nello sconforto, di affrontare la realtà carichi di una speranza, che è diventata un’esperienza di liberazione.
La pubblicazione è scaricabile gratuitamente, è un piccolissimo dono, confidando che sia gradito e che possa meritare di essere regalato da chi lo legge ad altri amici.
Un dono, come tale, è gratuito, ma se viene apprezzato, il proprio grazie può prendere la forma di una libera donazione.
La pubblicazione condivide l’esperienza del Banco Farmaceutico, chi vuole può devolvere anche un piccolo contributo a questa realtà così importante, che si prende cura di coloro che spesso sono costretti a scegliere se acquistare del cibo o le medicine indispensabili.
Nelle prime pagine dell’eBook il direttore generale del Banco Farmaceutico, Filippo Ciantia, ha ben interpretano lo spirito e le ragioni di questa iniziativa editoriale.
Per un’offerta …
Destinatario: Fondazione Banco Farmaceutico Onlus
Iban del Banco Farmaceutico: IT 23 J 03110 02400 001570013419
Causale: Un libro per il Banco Farmaceutico
Ricordatevi di indicare la causale correttamente, poiché, in sua assenza, Banco Farmaceutico non saprebbe la ragione della donazione.