Il libro “Racconti dalla Pandemia” è una testimonianza di resilienza, ma anche strumento di riflessione per intraprendere la strada verso un mondo migliore.
L’anno che sta per finire rimarrà negli annali della storia come l’anno della pandemia da COVID-19.
Un periodo di crisi generalizzata e di grande disagio, ma anche un periodo che ha permesso a tanti, proprio a causa delle difficoltà, in primis sanitarie e in secondo luogo economiche e sociali, diverse riflessioni sul proprio e altrui vivere nella totale incertezza e nel rapido cambiamento delle abitudini a causa della pandemia: incredulità, paura, sgomento, rabbia e dolore sono i sentimenti che sono emersi e continuano ad emergere con maggiore frequenza tra le persone. C’è chi ha perso familiari, persone e amici cari; c’è chi ha perso il posto di lavoro, trovandosi improvvisamente nella drammatica condizione di non riuscire ad arrivare a fine mese o addirittura a non garantire un pasto giornaliero alla propria famiglia. In certi casi si è trattato e si tratta di vero malessere emotivo e fisico che rischia di essere insopportabile se non espresso, accolto e condiviso con altre persone. In questo brutto periodo in molti hanno sentito il bisogno di scrivere per raccontarsi e raccontare di cose e persone, quasi a voler guardarsi dentro per rielaborare e superare il disagio originato dall’emergenza sanitaria a causa del COVID-19“.
Durante la prima fase della pandemia in cui siamo stati costretti a una condizione di reclusione forzata, molti scrittori, scrittrici e amanti della scrittura hanno lasciato traccia di quanto accaduto dentro e fuori di noi, esplicitato paure, mancanza di libertà e di speranza nel futuro, affinché la scrittura potesse essere riflesso di se, motivo di pensare e ripensarsi ma soprattutto anche un ancoraggio in un tempo sospeso all’interno di una situazione inedita con caratteri di emergenza.
Esperienze, emozioni, circostanze vissute e immaginate nella speranza di un domani migliore, sono gli ingredienti che compongono il libro “Racconti dalla Pandemia”, che oltre ai 15 racconti brevi selezionati nell’ambito del concorso letterario “Storie Inaspettate” (promosso dalla Federazione Italiana Tempo Libero - FITeL) comprende un piccolo lessico con parole vecchie e nuove, come untore, guanto, mascherina, tampone, congiunti, autocertificazione, focolaio, anticovid, collegamento remoto, e altre straniere, come gli anglicismi: lockdown, smart working, spillover. Un libro che ci racconta di un anno difficile della nostra vita, che non scorderemo facilmente.
(da un’articolo di Antonietta Di Vizia, redazione di romaoggi.eu)