Franco Nembrini trova le parole più semplici e toccanti per avvicinarci al testo di Dante e farci sentire quanto esso abbia a che fare con la nostra quotidianità.
"Il Purgatorio" racconta Nembrini" è la cantica del cambiamento. Si comincia in un modo e si finisce in un altro. Come nella vita di ogni giorno. Dante ci fa capire che il problema non è cadere, ma rialzarsi, afferrare la mano che ogni volta ci viene offerta." Ad accompagnare il testo di Dante e il commento di Nembrini ci sono le illustrazioni di Gabriele Dell'Otto, che trova una cifra unica ed emozionante nel tratto e nelle scelte cromatiche, contribuendo a rendere concreta per i lettori l'esperienza di Dante.
Dante Alighieri è l’autore italiano che, forse più di altri, gode di fama internazionale. Probabilmente, non ha bisogno di presentazioni, ma è bene ricordare l’importanza della sua opera letteraria, che ancora oggi è di indiscusso prestigio.
Dante nasce a Firenze nel 1265 in una famiglia della piccola nobiltà. In gioventù studia grammatica e filosofia, si dedica alle attività di cavalleria, milita tra i guelfi bianchi e riveste cariche politiche come quella di priore.
L’incontro con la scrittura avviene in giovanissima età: appena diciottenne, scrive il suo primo sonetto dedicato a Beatrice, la sua musa. E in onore della donna di cui si è infatuato e del ricordo di lei, Dante scrive “Vita nuova”, un’opera che segue una forma, per dire, embrionale del romanzo come lo conosciamo oggi, alternando la lirica in sonetti alla prosa. L’opera è fortemente autobiografica e tocca i temi della spiritualità, dell’amore terreno e della caducità della vita in perfetta linea con lo stilnovismo.
Un altro scritto storicamente importante, ancor più per noi italiani, nasce dalla riflessione di Dante sulla lingua: nel “De vulgari eloquentia”, l’autore fiorentino difende il volgare nel tentativo di elevarne la statura a lingua della letteratura, al pari del latino.
L’opera indubbiamente più nota è la Divina Commedia: divisa in Inferno, Purgatorio e Paradiso. La stesura di questo colossale scritto accompagna la vita dell’autore sino alla vecchiaia. Quella che potrebbe essere definita come un’opera d’arte sotto così tanti punti di vista, è giunta a noi come il risultato del lavoro di Dante nella sua massima espressione artistico-letteraria, ma anche come la testimonianza della storia politica e della cultura del nostro paese.
Franco Nembrini, nasce a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, il 15 agosto del 1955. Quarto di dieci fratelli, si iscrive al liceo ma, a sedici anni, per esigenze familiari è costretto a lasciare la scuola e ad andare a lavorare in fabbrica. A diciotto decide di prendere il diploma di maturità magistrale, e in tre mesi di “studio matto e disperatissimo” (Leopardi è, con Dante, l’altra sua grande passione) prepara gli esami da privatista.
Si iscrive quindi al corso di laurea in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano. Si laurea nel 1982 e, qualche tempo dopo, un gruppo di genitori disperati bussa alla sua porta: è l’inizio della scuola media libera “La Traccia” di Calcinate (BG) che oggi conta circa mille alunni. Intanto passa, a insegnare italiano negli istituti tecnici.
Dal 1999 al 2006 è presidente della Federazione Opere Educative (FOE), l’associazione di scuole paritarie. Nello stesso periodo fa parte del Consiglio nazionale della scuola cattolica e della Consulta nazionale di pastorale scolastica della CEI, nonché della Commissione per la parità scolastica del Ministero dell’Istruzione.
Insegna nella scuola statale fino all’estate del 2009 quando deve lasciarla per motivi di salute, conservando però l’incarico di Rettore del centro scolastico “La Traccia” fino all’estate del 2015.
Negli ultimi anni, a seguito dell’inatteso successo dei suoi libri “Dante poeta del desiderio” e “Di padre in figlio” è stato chiamato a parlare di educazione e di Dante in tutta Italia e all’estero, in particolare in Spagna, Portogallo, America Latina e nei paesi del mondo russofono (Russia, Ucraina, Kazakhistan, Siberia).
Nel 2018 ha pubblicato per Mondadori, insieme a Gabriele Dell’Otto con prefazione di Alessandro D’Avenia, “Inferno” il primo di tre volumi di una nuova Divina Commedia interamente commentata e illustrata.
Gabriele Dell'Otto, nasce a Roma il 20 dicembre 1973, è un fumettista e illustratore italiano. La sua attività nel corso degli anni ha abbracciato diversi ambiti espressivi, dall'illustrazione scientifica al fumetto supereroistico statunitense passando per calendari, litografie, libri, cartelle grafiche, copertine di riviste, cover di videogiochi.
Nel 2015 durante un incontro a Roma sulla Divina Commedia conosce il relatore Franco Nembrini, con il quale intraprende una collaborazione per un progetto riguardante proprio l'opera di Dante. Nel 2018 viene pubblicato da Mondadori il primo dei tre volumi, Inferno, nel quale ai commenti di Franco Nembrini sull'opera si alternano 34 illustrazioni di Dell'Otto, una per ogni canto di cui è composto l'Inferno. I due continuano a collaborare per i restanti due volumi Purgatorio e Paradiso.