Perché Cucina è Cultura?
La pratica della cucina è parte integrante della cultura di un popolo e quindi degli uomini che ne fanno parte.
Ovvero, i processi che le diverse popolazioni utilizzano ed utilizzavano per trasformare gli “alimenti originali” in “piatti cucinati”, delinea l’identità culturale di quel popolo e risulta essere proprio uno degli strumenti più efficaci per comunicare questa identità.
Il fatto che gli uomini abbiano sempre scelto cosa e come mangiare, in base alle risorse economiche e nutrizionali disponibili e ai valori simbolici che da sempre attribuisce ai diversi alimenti, sta a dimostrare che esiste una forte relazione tra il modo di cucinare di un popolo e le sua cultura.
Le prime comunità di uomini, sfruttavano le risorse naturali tramite la caccia e la raccolta dei frutti spontanei che la terra offriva loro.
Il crescere delle popolazioni e quindi la necessità di disporre di quantità sempre maggiori di cibo, spinse gli uomini a creare società diverse, che impararono a produrre il proprio cibo, attraverso l’agricoltura e la pastorizia.
Impararono a selezionare le risorse disponibili e cominciarono ad intervenire in maniera più attiva nella definizione degli equilibri ambientali.
Il passaggio, dall’uomo predatore all’uomo produttore, segnò il primo grande cambiamento nella cultura degli uomini.
Con il passare degli anni e dei secoli, le varie realtà culturali delle diverse popolazioni, si sono definite in base alle proprie credenze religiose, alle caratteristiche ambientali dei propri territori e alle vicissitudini che hanno segnato la loro storia.
Queste differenti realtà hanno fatto sì che ogni popolazione si distinguesse anche per le abitudini alimentari e di conseguenza il modo di consumare e preparare gli alimenti.