C’è un vecchio calzolaio che per tutta la vita ha nascosto un segreto terribile. Il suo nome è Mario Buda, altrimenti noto come Mike Boda.
In America Boda’s Bomb è diventato sinonimo di autobomba, e per le imprese di Mike Boda è stata scritta la prima legge antiterrorismo del mondo, eppure nessuno si ricorda di lui.
Chi è questo immigrato, questo arrabbiato che ha firmato una delle pagine meno eroiche ma più significative della lotta contro l’ingiustizia sociale?
Mario Buda arriva a Ellis Island nel 1907, partendo dalla Romagna, dove è nato e cresciuto. Alla scuola dell’anarchico Luigi Galleani impara che bisogna dire basta allo sfruttamento, al capitalismo, al razzismo. Costi quel che costi. Di giorno lavora in fabbrica, la sera commercia illegalmente whiskey nella New York del proibizionismo.
Quando il governo americano approva le prime leggi contro gli immigrati italiani ed europei, iniziando i rimpatri forzati, mentre Sacco e Vanzetti sono arrestati e condannati a morte per un crimine non commesso, Mike Boda orchestra l’attentato più terrificante che l’America avesse mai subìto: una bomba a Wall Street, con 38 morti e 143 feriti. Quindi scompare nel nulla.
Alcuni lo vedono in Messico, altri al confino nell’Italia fascista, altri ancora a Parigi, intento a organizzare un agguato per uccidere il Duce.
Dopo un’esistenza segnata da menzogne e misteri, torna a Savignano e riprende a fare il lavoro che faceva da ragazzo e che ha sempre fatto: il calzolaio. Come se niente fosse. Portando con sé tutti i suoi segreti.
Matteo Cavezzali racconta Buda attraverso le voci di quelli che lo hanno conosciuto e che sembrano parlare, ogni volta, di una persona diversa. Sono gli amici devoti, i parenti traditi, i poliziotti che gli sono stati alle calcagna, i compagni di militanza, gli avversari, le donne che lo hanno amato.
Da una storia vera nasce un romanzo che avvita il passato al presente, esce un piccolo uomo che rabbia, sogni e violenza trasformano in un controverso protagonista, un personaggio che esplode come una bomba e poi si perde nei labirinti della Storia.
Recensioni:
È il risultato di un tono subito diretto, quasi confidenziale, con cui si rivolge al lettore, partendo da piccoli particolari, aiutato e supportato dalla costruzione del libro, intervallato da microcapitoli che vanno intesi al pari di piacevoli digressioni, ampliando il discorso e cambiando il ritmo. (Francesco Musolino, Il Foglio)
Quello che racconta Matteo Cavezzali è l'inferno esistenziale di essere umani “marchiati” di ogni infamia e di ogni ingiuria: Mario Buda è tra questi e cerca di affrontare la propria “vita agra” in un nuovo mondo dove sbarcare il lunario è la vera dittatura della “democrazia americana.” (Gian Paolo Serino, La Provincia di Lecco)
I tanti sguardi dei raccontatori, anche tra loro contraddittori, e per questo più veri, colti anche in diversi momenti temporali, ognuno dei quali svela la propria verità, fanno di questo libro un libro che cresce e si potenzia per accumulo. (Angelo Ferracuti, Il Manifesto)
Matteo Cavezzali è nato e vive a Ravenna, il suo primo romanzo è Icarus - Ascesa e caduta di Raul Gardini (minimum fax, 2018), vincitore del Premio Volponi Opera Prima/Premio Stefano Tassinari 2019. Ha scritto testi per il teatro e collabora con diversi giornali e riviste. Ha fondato e dirige il festival letterario ScrittuRa che si svolge a Ravenna.