Le mezze maniche dei frati erano un tipico piatto della Vigilia di Natale, infatti è privo di carne, la pasta per le mezze maniche veniva fatta a mano.
Prima di iniziare a lavorare la pasta e il suo ripieno occorre preparare il brodo "in terza" con cappone, manzo e costine di maiale, che può essere preparato anche il giorno prima, in modo da farlo raffreddare e schiumarlo del grasso prima di riportarlo a bollore per la cottura della pasta ripiena.
E' anche tradizione che con lo stesso ripieno della pasta si può farcire il cappone per donare ulteriore ricchezza e complessità di gusto al pioatto.
Delle mezze maniche dei frati c'è pure la variante asciutta con sugo di pomodoro e funghi.
INGREDIENTI (per 4 persone):
- Per la pasta: 3 uova, gr. 200 di farina, 1 cucchiaino di olio EVO;
- Per il ripieno: Q.b. brodo di carne, gr. 200 di parmigiano, gr. 100 di pane grattugiato, 1 uovo + 1 tuorlo, prezzemolo e poco aglio (una fettina sottile) tritati, sale, pepe, noce moscata.
- Preparazione: Scottare il pane con il brodo e l'olio EVO, unire il formaggio, le uova, il prezzemolo e l'aglio tritati, la noce moscata, il sale e il pepe q.b. Mescolate tutti gli ingredienti per il ripieno aggiungendo il brodo un po’ alla volta. Alla fine dovrà risultare un composto compatto ma morbido. Impastate la farina, le uova e l'olio EVO. Formate una palla liscia e morbida e fatela riposare circa mezz’ora. Stendete la sfoglia e adagiate il ripieno fatto a forma di cilindro sottile, arrotolate (un solo giro) e sigillate con un po’ di albume le estremità del cilindro per evitare la fuoriuscita del ripieno.
Da sottolineare anche l'uso dell'olio extra vergine d'oliva (EVO) al posto dello strutto che una volta veniva usato nelle campagne o del burro che alcune nostre nonne prediligono ancora oggi.
È bene accompagnare questo piatto con un vino rosso come, ad esempio, il Gutturnio D.O.C. dei Colli piacentini.
I contadini, ma non solo loro, se ne riservavano una piccola seconda porzione, diluendo il brodo con un mezzo bicchiere di vino rosso "di quello buono" (fä al sürbì d'un piatt ad mes mànag)