Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme, e domandavano: ‘Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo’.
Dobbiamo precisare, però, che prima del Vangelo di Matteo, altri libri della Bibbia parlano di questo simbolo messianico. Ad esempio, nel libro dei Numeri, al capitolo 24,17, troviamo la profezia di Balaam: una stella sarebbe spuntata da Giacobbe. Nel secondo secolo, Origene ed Ireneo di Lione, richiamarono questa profezia proprio in relazione alla stella di Betlemme.
I riferimenti a questo dato astronomico, comunque, non si limitano solamente alla Sacra Scrittura. Consultando gli annali astronomici cinesi, ci sorprende - non poco - la descrizione di un “oggetto brillante” che nel febbraio/marzo del 5 a.C. fu visibile nel cielo addirittura per circa 70 giorni. Congiunzione, tra l’altro, conosciuta e seguita con molto interesse dagli “scienziati” dell’epoca. Ad attestare ciò, vi è il ritrovamento - da parte degli archeologi - di due importanti reperti. Il primo è un papiro egizio (oggi si trova a Berlino) che riporta i movimenti dei pianeti tra il 17 ed il 10 d.C. L’altro, una tavoletta di argilla scritta in caratteri cuneiformi, ritrovata nella città di Sippar, a nord di Babilonia, contenente una serie di previsioni astronomiche proprio per l’anno 7 a.C. Un punto in comune fra i due reperti? La straordinaria congiunzione tra Giove e Saturno che avvenne in quell’anno.
Il dato più affascinante, senza dubbio, è questo: secondo alcuni calcoli astronomici e geografici, Betlemme si trovava proprio nella direzione in cui questa particolare luce poteva essere percepita da “ipotetici” viaggiatori che giungessero da Oriente.
Ma a chi dobbiamo, dunque, la tradizionale stella cometa posta sopra la “capanna” del Gesù Bambino? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare riferimento a ciò che vide il maestro della pittura medioevale Giotto, nel 1301. Nella sublime Cappella degli Scrovegni di Padova, Giotto - per la prima volta nella storia dell’arte figurativa della Natività - pone una stella cometa come segno luminoso sopra Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù. Sicuramente, fonte d’ispirazione è stato il passo evangelico di Matteo. Ma non solo e ... ancora oggi, immaginiamo tutti quell’astro luminoso - guida dei Magi d’Oriente - così come il maestro fiorentino lo ha dipinto.