Da un maestro del giornalismo italiano, un saggio per conoscere la storia del comunismo attraverso i fatti e le vite dei suoi protagonisti, con illustrazioni inedite e originali. Ritratti veri, appassionati, talvolta irriverenti perché “quando studi la Storia devi essere in grado di lodare le luci e denunciare le ombre”.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla caduta del muro di Berlino Paolo Mieli ci accompagna, con un saggio denso di informazioni ma insieme godibilissimo, in un viaggio attraverso i temi chiave della storia del comunismo: la presa del potere di Stalin, il terrore, il ruolo dell’URSS nel conflitto mondiale, la guerra fredda, i rapporti con l’Italia fino alla perestroijka di Gorbačëv, il crollo del muro, Eltsin e l’avvento di Putin.
Mieli, tratteggia con maestria il profilo di 50 uomini che ne sono stati protagonisti – da Lenin a Dubčeck, da Gramsci a Berlinguer, da Aragon a Calvino – ognuno accompagnato da un ritratto disegnato ad hoc per il libro da Ivan Canu, una delle più interessanti voci dell’illustrazione italiana.
L'autore viaggia nel passato per aiutarci a capire il presente. In questo saggio i ritratti di Mieli sono accompagnati dalle magnifiche illustrazioni di Ivan Cantù, riannodano i fili di un evento che ha condizionato il Novecento, con idealismi e personalismi, carismi e ferocia, entra anche nella lunga stagione del comunismo italiano e ricorda che la storia si scrive sempre due volte, la prima la fanno i vincitori demonizzando i loro avversari, la seconda o meglio le innumerevoli seconde volte la scrivono gli storici che si interrogano sugli aspetti oscuri, poco chiari, ambiguamente nascosti.
In questo libro Mieli giudica il passato per dire dell’oggi, del grande caos italiano, che ha avuto una lunga incubazione, una legittimazione che viene da anni di classi dirigenti non elette dal popolo.
Si sono così costruiti governi che hanno lasciato il Paese reale fuori dalla porta. Un inganno che ha ignorato la protesta di milioni di cittadini, gli stessi che oggi presentano il conto e spingono in alto i populismi … e i conti con la storia, insegna Mieli, prima o poi arrivano e si pagano.